La figura della donna in Oceania

A Sidney nel XXI secolo le donne rappresentano il 70% della popolazione povera di tutto il mondo. Questo significa che il tasso di povertà in questa città è particolarmente alto soprattutto per le persone di sesso femminile.

Non si può parlare di un luogo progredito fino a quando tutti i suoi abitanti non saranno oltre la soglia di povertà.

La prima motivazione che è la causa fondamentale di questa situazione è la discriminazione in base al loro sesso. Essere donne significa ancora in questi luoghi essere degli esseri considerati inferiori e non capaci di fare delle azioni o di svolgere delle professioni.

Le azioni che vengono fatte contro di loro sono violenze non solo psicologiche (come spesso accade anche in Europa o in America), ma anche fisiche.

Essere povere non significa solo soffrire la fame, ma anche essere soggetti a possibili violenze. Sono loro gli anelli deboli della catena, quelli che non si possono permettere le cure giuste e che devono mettere da parte il proprio orgoglio.

Essere donne in Oceania significa non poter vivere nemmeno serenamente la propria sessualità. Gli uomini controllano la prima notte di nozze la verginità della propria compagna attraverso un lenzuolo bianco.

Qualora la ragazza dovesse risultare non vergine può essere tranquillamente uccisa senza nessuna possibilità di replica. La polizia addirittura può non registrare nemmeno uno di questi casi.

In tal modo, dunque, si nega la dignità alla persona completamente perchè si nega ad essa anche il diritto alla morte e il diritto al ricordo nel cuore dei propri cari.

In occasione dell’8 marzo di questi ultimi anni, per esempio, sono molte le donne che nell’ultimo anno hanno cercato di alzare la testa. Anche in questi paesi infatti si sta lentamente diffondendo una costante attenzione nei confronti del sesso debole e delle loro manifestazioni di rivendicazione.

Alla base della loro protesta vi è la constatazione che senza il loro aiuto le specie non potrebbero proseguire in nessun settore e non si potrebbe mai parlare di progresso. Essere donne, però, non è solo essere madri, ma anche essere donne che, come gli uomini, sono esseri umani.

Vedremo come si evolverà la situazione.

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Fermati Otello! è un’Associazione di volontari che nasce con lo scopo di sensibilizzare i cittadini sul tema della violenza di genere, proponendo dibattiti, creando momenti di confronto sul femminicidio, bullismo, sessismo, omofobia, organizzando iniziative e promuovendo corsi di prevenzione alla violenza presso le scuole di Milano.

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